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DIARIO SULLA MIA PRIGIONIA
Iddio e i miei compagni mi son testimoni di ciò che scrivo

di Cesare Furlanetto
Edizione a cura di Stefano Furlanetto

Descrizione

È scritto a matita e su moduli per intercettazioni, retro di lettere, fogli di fortuna, il diario di prigionia del soldato semplice Cesare Furlanetto, fatto prigioniero nelle isole greche e internato in Germania, dal settembre del 1943 alla primavera del 1945, per avere rifiutato l’arruolamento tra le forze armate nazifasciste.
Più appunti che diario, i fogli ingialliti sono stati ritrovati tenuti assieme da un elastico: non ricordi ma parole scritte in tempo reale, giorno per giorno, senza il filtro del tempo e del sapere già come andrà a finire, e per questo ancora più preziose. Ordinate e trascritte dal nipote Stefano, offrono uno spaccato semplice, quotidiano, quasi ingenuo e quindi persino più crudo di un periodo storico e di avvenimenti da non dimenticare: il viaggio stipati nelle tradotte, la vita del campo, i lavori forzati, i compagni di prigionia, i bombardamenti, fame, freddo, botte, malattie, il crollo del Terzo Reich, aggrappato solo alla fede in Dio e alla speranza di riabbracciare la propria famiglia.