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di Lorenzo Carlesso
Descrizione
«Fucilato in zona di guerra». Con queste parole si conclude il foglio matricolare dell’artigliere Alessandro Ruffini, giustiziato a Noventa Padovana (Pd) il 3 novembre 1917.
Dopo la rotta di Caporetto il suo reparto stava raggiungendo Padova per riorganizzarsi e ritornare a combattere.
Sfilando per le vie del paese, tuttavia, il giovane incrociò lo sguardo del generale Andrea Graziani, ispettore generale dello sgombero, il quale decise di farlo fucilare in quanto al suo passaggio teneva un sigaro tra le labbra…
Al termine del conflitto il Partito Socialista Italiano denunciò l’episodio in Parlamento, chiedendo al Governo di intervenire, ma non se ne fece nulla. Questo studio cerca di ricostruire la vicenda e tutte le polemiche che ne seguirono.
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