Dall’Italia all’Austria alla Polonia alla Germania: “Solo col mio cuore” è il doloroso racconto di due anni di prigionia di Francesco Bezzi, giovane militare, catturato dopo l’8 settembre del 1943 dai Tedeschi e portato nei campi di detenzione militare, come centinaia di migliaia di altri commilitoni italiani.
Classe nel 1916, Francesco trascorse la giovinezza a Pontedilegno (BS). Laureato in Filosofia a Torino, prese parte in qualità di Sottotenente degli Alpini alla Campagna di Russia, dove partecipò alla terribile battaglia di Nikolajewka del 26 gennaio 1943 e alla successiva drammatica ritirata. Tornato in Italia vi rimase ben poco, dal momento che la sua scelta di opposizione al nazi-fascismo gli procurò una lunga e dolorosa prigionia. Morì a Brescia nel 1993.
Il diario, definito dal Bezzi nel sottotitolo «Le noterelle di un “Gefangene” – Matricola 138565, 1943-1945», pazientemente trascritto dal figlio Luigi Bezzi, raccoglie non solo le il racconto della vita quotidiana ma coglie anche il fluire dei pensieri, mai banali, di un uomo che non ha inteso barattare i propri princìpi, rifiutando di aderire alla Repubblica Sociale di Salò in cambio di una inaccettabile “libertà”.
“Mi sveglio credendo di aver fatto un brutto sogno, ma il terribile incubo è purtroppo realtà…
Siamo svegli tutta la notte per il freddo – sono sempre stato ottimista nella mia vita, anche in brutti frangenti, ma purtroppo dovetti qui in prigionia ricredermi spesse volte…
…non avremmo mai pensato che avessero potuto giungere a questo punto di cinismo e raffinata crudeltà”
Solo col mio cuore
di Francesco Bezzi
Tracciati editore, 2023
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