Torna a sondare la biografia familiare Giovanni Rattini, con questo breve racconto dedicato al nonno materno che andrebbe letto assieme a “Quindici passi”, dedicato invece al padre. Due famiglie differenti, due zone diverse d’Italia, due storie diverse ma narrate con il consueto calore, partecipazione, attenzione ai particolari e al contesto storico. Vicende ormai appartenenti al passato, raccontate come fossero favole ora tristi ora felici, con quel tono di nostalgia senza rimpianto e la sensazione che tutto, forse, avrebbe potuto essere diverso, che a Rattini riesce tanto bene.
In questo racconto, nato per caso e dalla scoperta di una vicenda di un secolo fa ma senza la quale la famiglia dell’autore non sarebbe mai esistita, si passa dalla Sicilia della mafia di primo Novecento a una storia di migrazione verso nord, come quella di tanti che se ne sono andati cercando di chiudere con un passato che non smette di condizionare il presente.
“Se chiudo gli occhi e provo a ripescare dal mare della memoria le immagini più profonde, mi sembra ancora di vederla, di sentire salire in bocca un’acquolina del tutto speciale: quando li riapro, la panna montata aspetta solo di essere infilzata con gli storti, quelle cialde croccanti a forma di cono, prima di essere assaporata in tutta la sua dolcezza. Una piacevole combinazione di morbidezza e fragranza, l’unico vivido ricordo del nonno che, con la sua storia sulle spalle, dalla Sicilia di fine Ottocento attraverso l’Italia e le sue innumerevoli vicende, è arrivato fino a me.” (Giovanni Rattini)
Giovanni Rattini
La panna con gli storti
Tracciati Editore, 2021
Euro 10,00