Villa Contarini Giovanelli-Venier: eleganza nei secoli

Villa Contarini Giovanelli-Venier è una splendida villa veneta e fa parte di uno dei possedimenti della grande famiglia veneziana dei Contarini. Un edificio di rilevanza storico-artistica, incorniciato dallo splendido paesaggio dei Colli Euganei. Un “altiero palazzo” di proprietà di Alvise Contarini di cui vi è già una preziosa testimonianza del 1605.

Vo-Facciata_ Villa Contarini Giovanelli VenierLa villa è situata in una zona geografica importante che fin dal medioevo ha rappresentato un punto di transizione tra i colli Berici e i colli Euganei. Lavori di bonifica portati avanti dalla Repubblica di Venezia hanno risanato queste terre che fin dal ‘400 sono state parte della ricca famiglia. All’interno dell’edificio, a pianta quadrata tripartita, arte e storia si intrecciano; splendide sale affrescate e decorate colpiscono l’attenzione del visitatore. Al centro i saloni sovrapposti, ai lati le stanze e uno scenografico scalone interno.
I piani nobili sono due, uno sovrapposto all’altro e diversi anche dal punto di vista architettonico. Il piano sottotetto era invece destinato alla servitù. Le finestre hanno balaustre in pietra abbellite da  timpanetti triangolari e arcuati, mentre alcune sono impreziosite da eleganti medaglioni. All’ingresso principale si accede da una scala esterna  di particolare architettura perché si dirama in due bracci semicircolari, che si aprono su uno spazio compreso tra due barchesse edificate tra il 1624 e il 1642. Ognuna di esse è vivacizzata da otto arcate a tutto sesto. Gli edifici disposti su due piani erano occupati dalla servitù o servivano da cantine, depositi o scuderie.

Il palazzo, un tempo antica sede municipale, si trova nel centro del borgo di Vo’ Vecchio, poi divenuto frazione di Vo’. Nel corso del XVII vengono infatti annessi un oratorio, un’osteria, la piazza, il centro fluviale: il piccolo borgo inizia a prendere vita. Nell’Ottocento il palazzo è ristrutturato e ammodernato. La proprietà passa alla famiglia Giovanelli Venier e l’edificio diviene una vera e propria casa di villeggiatura. L’orientamento della facciata viene cambiato e viene spostato sul lato meridionale di fronte alle barchesse. Gli interni subiscono delle modifiche e viene costruita la splendida scala a bovolo del Meduna. Vengono inoltre aggiunti nuovi controsoffitti decorati con tecniche pittoriche a tempera in stile barocco e neorococò. La scala, in tutto il suo splendore, è tuttora punto di collegamento tra i vari piani dell’edificio.
Il palazzo fu acquistato nel 1927 da Gino Bonazzi, un industriale vicentino; diventa poi di proprietà del pittore bolognese Mario Pozzati e successivamente del commerciante Sirio Landini. Dal 1943 l’edificio viene affittato alle Suore Elisabettine di Padova per ospitare gli sfollati delle città vicine colpite dai bombardamenti. Negli anni ’50 diventa proprietà del Comune di Vo’ e iniziano i primi interventi di manutenzione e restauro che hanno ridonato all’edificio tutta la sua eleganza e bellezza.

Vo-Scala a bovolo del Meduna_Villa Contarini Giovanelli VenierSede del “Museo del paesaggio”, villa Contarini Giovanelli-Venier ospita una ricca esposizione di copie di mappe dedicate al territorio. Il piano terra invece ospita una mostra permanente dedicata a Luogo della memoria della Shoah: per la villa, infatti, la Seconda guerra mondiale fu uno dei periodi più cupi. Nel dicembre del 1943 venne requisita e utilizzata dai nazisti come campo di concentramento degli ebrei. Vi furono internate fino a una settantina di persone delle province di Padova e Rovigo e vi rimasero sette mesi. È il 17 luglio del 1944 a segnare la sorte dei 47 ebrei a quel tempo presenti nel campo, prelevati dai tedeschi e trasferiti prima a Padova, poi a Trieste e infine stipati nei famigerati vagoni merci. La loro meta finale fu il campo di sterminio e di lavoro di Auschwitz-Birkenau. Soltanto tre si salvarono: Ester Hammer, Bruna Namias e Sylvia Sabbadini. Nel piccolo museo si trovano preziose testimonianze e documenti, tra cui anche un piccolo diario scritto dal parroco di Vo, che descrive uno spaccato del vissuto dagli internati. Il percorso della memoria racconta, attraverso pannelli espositivi, immagini e resti delle cucine utilizzate nel periodo di prigionia, la sofferenza e la terribile sorte cui i prigionieri erano destinati.

Elena Chirulli

Per informazioni e prenotazioni:
Villa Contarini Giovanelli Venier, p.zza Bruno Santimaria, 240 – 35030 Vo Vecchio (PD)
Segreteria 342 5756959 e-mail: creativo.ac@gmail.com sito internet: www.creativo01.com

 

 

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