Nei pressi di Siena esiste un luogo avvolto da un alone di mistero e di magia. L’Abbazia di San Galgano, sita ad una trentina di chilometri da Siena, nel comune di Chiusdino è uno dei luoghi più belli e suggestivi del patrimonio italiano. Realizzata nel XIII secolo, la grande Abbazia unisce lo stile Romanico con il nascente stile Gotico di influsso francese. Una meta turistica per molti appassionati, ma anche un incantevole e suggestivo luogo di preghiera. Una chiesa scoperchiata che si erge in mezzo alla campagna toscana.
È il 1218 a segnare l’inizio della costruzione dell’Abbazia, che nacque per iniziativa dei monaci cistercensi, delineando il passaggio dal monachesimo degli eremiti ad un interesse più attento al territorio locale. Il declino arriva a distanza di oltre un secolo, nel 1348, quando la peste colpisce duramente la comunità monastica che vive nell’abbazia. Verso la fine del ‘500 la copertura del tetto in piombo viene venduta, gli infissi e gli arredi saccheggiati. Nonostante il lento degrado, la maestosità delle mura e delle navate continuano a richiamare ogni giorno tantissimi visitatori. Un complesso imponente e degno di nota che preannuncia un luogo ancor più suggestivo. A duecento metri infatti si trova l’Eremo di Montesiepi che, sulle verdi colline toscane, custodisce la celebre spada nella roccia. Un mix di storia, leggenda e arte rendono Galgano, realmente esistito, un degno concorrente del ciclo bretone. Secondo alcuni potrebbe essere lo stesso Artù, eroe della mitologia dedicata alla Tavola Rotonda e ai suoi cavalieri.
Una storia, quella di Galgano, che intreccia alcuni elementi caratteristici: una rotonda, una spada ed un cavaliere. La cappella di Montesiepi, o Rotonda per la sua forma circolare, custodisce infatti una spada di ferro conficcata nella roccia. Attualmente è protetta da una teca in plexiglas che la tiene lontana dai numerosi vandali. Galgano Guidotti nasce a Chiusdino nel 1148 da famiglia devota a Dio e all’arcangelo Michele, dopo aver condotto una giovinezza disordinata, si ritira a vita eremitica per darsi alla penitenza. Si dice che proprio l’arcangelo Michele abbia guidato la sua conversione, apparendogli per due volte in sogno. Galgano inizia così a predicare a Siena e dintorni. In una successiva visione, i dodici Apostoli gli ordinano di costruire una rotonda nella zona di Montesiepi, invitandolo a vivere lì, decisione molto osteggiata dalla madre e dalla promessa sposa. Il momento centrale della sua conversione avviene nel 1180, quando il santo, giunto sul colle di Montesiepi, infigge nel terreno la sua spada come potente gesto di conversione. Galgano da cavaliere medievale diviene, da quel giorno, il servo di Dio. Il santo muore nel 1181, all’età di 33 anni, ma nonostante questo nel suo processo di canonizzazione diversi sono i miracoli a lui attribuiti. Nascono inoltre ipotesi, su una possibile relazione tra San Galgano e il re bretone.
Molte sono le affinità tra i due personaggi entrambi cavalieri e dedicati alla vita eremitica. La spada di Galgano negli anni ha attirato anche l’attenzione di invidiosi che hanno cercato invano di estrarla dalla roccia riuscendo solo a spezzarla. Qui la tradizione vuole il primo evento miracoloso di san Galgano che, di ritorno da un viaggio a Roma, vedendo quello scempio la rinsalda avvicinando i due spezzoni. Altri indizi potrebbero apparire dalla somiglianza del nome Galgano con quello di Galvano uno dei cavalieri della Tavola Rotonda e secondo gli studiosi nel collegamento tra la valle del Merse della via Francigena e la Francia medioevale di Chrètien de Troyes, autore del ciclo bretone. La vicenda di Galgano e la sua spada si intreccia tra storia e leggenda. Un mistero su cui la scienza indaga ancora e che incuriosisce e meraviglia i vari visitatori. Un fascino che oltrepassa il tempo e che rimane un polo di attrazione.
Per informazioni:
Abbazia di San Galgano: per i dettagli su orari di apertura e prezzi chiamare il numero 0577/756738
Eremo di Montesiepi: entrata gratuita. Per informazioni tel. 0577/756700
Per il servizio di guida turistica rivolgersi alla biglietteria chiamando il numero 0577/756738
Sito web: www.comune.chiusdino.siena.it
Elena Chirulli
Buongiorno,
altre informazioni su san Galgano e su altri santi toscani le potete trovare nel libro “Benedetta Maremma. Storia dei santi della bassa Toscana” edito dalla Sarnus. Cordiali saluti