di Emanuele Cenghiaro
La grappa è una tradizione tutta italiana (fuori d’Italia nessun distillato può chiamarsi così) e soprattutto del nord Italia. Ed è frutto del distillato non di uva o vino, ma di ciò che rimane della lavorazione dell’uva, le vinacce: bucce e vinaccioli, che ancora contengono sostanze aromatiche e alcoliche.
La più antica distilleria artigianale d’Italia ancora in attività è quella gestita dalla famiglia Brunello a Montegalda: fondata nel 1840, nel 2015 ha compiuto la bellezza di 175 anni! Capostipite fu Bortolo Lotto, che al piano terra del “Palazzone” ancora oggi sede della distilleria, possedeva un “bruso” per la produzione di acquavite, un frantoio per olio e una macina per zolfo.
Avendo Bortolo un solo figlio, perduto prematuramente, nel 1905 la fabbrica passò in eredità alla nuora nonché pronipote Maria Marzari, donna coriacea che fu tra le prime imprenditrici nel mondo della grappa, affinò la tecnica di distillazione mettendosi essa stessa all’alambicco e ottenne ben presto premi e riconoscimenti. Vedova di Rinaldo Lotto, si risposò con Giovanni Brunello da cui ebbe sette figli, tra cui due maschi, Giandomanico e antonio. Dopo la seconda guerra mondiale i fratelli Brunello si ricongiunsero a Montegalda per riprendere in mano le sorti della Distilleria; negli anni Ottanta l’ingresso della quarta generazione, quella odierna, portò in azienda Giovanni, Paolo e Stefano, con idee nuove e rinnovata capacità di comprendere i gusti di un pubblico sempre più vasto che chiede prodotti più morbidi e raffinati. All’affinata qualità si uniscono una gamma più ampia e i distillati monovitigno e d’uva.
I Brunello non vengono meno alla tradizione nemmeno quando si trovano a dover cambiare strumentazione: si mettono alla ricerca e trovano un vecchio impianto discontinuo a caldaiette a bassa pressione e temperatura, dismesso da una distilleria passata a produzioni più industriali.
Innumerevoli i prodotti a catalogo: citiamo la Grappa Moscato Fior D’Arancio Vinacce Docg 2008, che nel 2015 ha conquistato la medaglia d’oro al rinomato “Concours mondial de Bruxelles”. Vi sono poi le tradizionali grappe alla ruta e Vicentina (da vinacce di uve rosse vicentine), le giovani, le monovitigno (Tocai, Amarone, Brunello di Montalcino) e le superbe riserve invecchiate, come “La Scura” e “170”. Si possono acquistare singole o in confezione regalo, anche con i calici da degustazione, in azienda, nelle enoteche o sul sito www.grappabrunello.it.
Dai primi anni Novanta i Brunello affiancano alla distilleria un’attività di accoglienza agrituristica in un’ala del Palazzone, che l’anno scorso è stato scelto per le riprese della fiction di RaiUno “Di padre in figlia”.
(L’articvolo originale è uscito nel settimanale “La Difesa del Popolo” del 14 dicembre 2015)