Esce nella collana “I tralci” di Tracciati il volumetto autobiografico di Bruno Rapone che racconta la sua vita dentro e fuori le carceri di mezza Italia e Francia. Si tratta di otto brevi racconti autobiografici, introdotti da una prefazione di Marta Telatin, che ha seguito l’autore durante un corso di scrittura tenuto nel carcere di Padova, dove si trova ancora oggi.
«In questo libro scoprirete il buio delle carceri di un tempo, il rosso e il nero delle scorribande romane, l’azzurro sbiadito di una fanciullezza poco dedita ai balocchi e l’arcobaleno di un nonno innamorato della sua famiglia. Quante sfumature compongono i colori della nostra persona. Sicuramente più delle cinquanta conosciute…» scrive Rapone.
Presentazione il 28 aprile 2015 alle ore 18 nel Centro parrocchiale di CHiesanuova (via Chiesanuova – Padova)
Tracciati editore, 2015, pag. 104. Euro 10,00. ISBN 978-88-908136-5-8
Bruno Rapone nasce nell’immediato dopoguerra ad Alatri, terra dei suoi avi, in quel 1948 riconosciuto negli annali come “classe di ferro”. Trascorre la sua infanzia nei collegi e negli istituti correzionali di Roma e hinterland, dove risiede da sempre senza tuttavia disturbare nessuno. Il suo tempo libero, infatti, lo impiega tra un carcere e l’altro lungo la penisola italica con puntatine fuori porta tra Francia e Svizzera. «C’est ma vie… 3/4 in apnea» è il suo primo libro.
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